Borse, preoccupa la crescita. A Piazza Affari Tim ancora giù

Borse europee prudenti, dopo che il Fondo Monetario Internazionale ieri ha tagliato le previsioni sulla crescita mondiale ha puntato l’indice sui rischi derivanti dalla Brexit e dalla situazione italiana. In particolare il Fondo stima che l’economia del globo quest’anno salirà del 3,5%, lo 0,2% al di sotto delle precedenti indicazioni, oltre che del 3,7% confermato per il 2018. Ha inoltre portato le stime sulla crescita della zona euro all’1,6% e ridotto quelle sul pil italiano del 2019 solamente allo 0,6% dal precedente +1%. In più rimane sotto i riflettori la situazione della Gran Bretagna, nell’attesa che la premier britannica, Theresa May, presenti alle autorità europee il piano B che per l’uscita del Paese dall’Unione europea. Sul fronte internazionale, gli investitori si interrogano anche sul tweet di Trump che ha invitato la Cina a «trovare alla fine un accordo».

Borghi a 24 Mattino: “Pil mondiale in frenata? Allora deficit maggiore”

“Se lo scenario dovesse essere quello di un rallentamento dell’economia internazionale, l’argomento sarebbe a favore di un deficit maggiore”. Ha detto il Presidente della commissione Bilancio alla Camera, Claudio Borghi, a 24 Mattino – Morgana e Merlino con Maria Latella e Oscar Giannino rispondendo alla domanda sui dati del FMI. “Se in generale l’economia mondiale rallenta, la manovra dovrebbe avere un’impronta ancora più espansiva e questo dovrebbe essere recepito a livello europeo, invece si fanno regole assurde che prevedono, per i paesi dell’Eurozona, pareggi di bilancio”.